La scelta delle scarpe (parte 3: l’anziano)
Il paziente anziano è quello che maggiormente cerca le cure del podologo. L’anziano si rivolge al podologo per un trattamento unguale o per un controllo generale ma, spesso capita che le scarpe che indossa non sono adatte alla forma del piede. Spesso il piede si modifica, allargandosi nella zona dell’alluce valgo, si gonfia e le dita si deformano e diventa impossibile indossare quel paio di scarpe quasi nuove messe solo per il matrimonio del nipote. La moda si sta sempre di più avvicinando alle esigenze di chi ha problemi; anni fa le scarpe ortopediche o per l’anziano erano brutte, oggi sono molto più gradevoli alla vista.
Ricordatevi che la scarpa è un contenitore per cui non “forzate” a metterci il piede quando non esiste modo di poter calzare quelle scarpe. Ecco qualche piccolo consiglio:
1) Il tacco non deve superare i 4 cm, meglio una zeppa che un tacco basso a spillo
2) Le calzature vanno prese la sera quando il piede è più gonfio e affaticato
3) Se non riuscite a calzarle bene, non sperate che il materiale si allaghi notevolmente : cambiate numero o modello
4) Preferite calzature automodellanti in setaflex o flexpell, questi materiali hanno la possibilità di adattarsi meglio alle deformità del piede rispetto alla pelle naturale.
5) Se indossate plantari ortopedici, chiedete al negoziante delle calzature apposite dove alloggerete l’ortesi
6) Preferite calzature senza cuciture interne
7) Se avete difficoltà ad allacciare la scarpe chiedete la chiusura con il velcro
8) Se siete spesso in casa, preferite le ciabatte che abbiano un cinturino posteriore in modo da mantenere la ciabatta ferma al suo posto
Buono shopping!
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