Capita che , durante un qualsiasi giorno lavorativo, vieni chiamata da una notissima giornalista e ti chiede di fare una breve intervista su piedi, postura e plantari.

Non nascondo la soddisfazione di vedere il tempo speso tra corsi, master e speciliazzazioni, pubblicato su una nota testata giornalistica italiana.

Di seguito vi riporto i miei consigli.

Vanity Fair del 17 maggio 2017 n 19

“Leggerezza cercasi” di Luciana Casamia

I primi caldi invitano a scoprirsi, ma allo stesso tempo mettono sotto pressione gambe e caviglie. Per trovare sollievo si possono riconsiderare certe abitudini, fare più movimento (anche con i tacchi ) , a prendere coscienza di sè. O almeno della postura.

Si fuori c’è il sole, sì fa caldo ed è arrivato il momento di scoprire le gambe. Ma no, non siamo Gisele Bundchen, e in questo periodo dell’anno un pò di ansia logicamente sale.

Perchè se c’è una cosa di cui oramai siamo tutti consapevoli è che non esistono miracoli, ma solo la compressione del problema e la messa a punto della strategia giusta. Nel caso di gambe e piedi si deve andare all’origine: il ristagno dei liquidi, la circolazione rallenta e quindi gambe gonfie e caviglie non proprio esili dipendono spesso da una postura sbagliata del piede, da cattiva ossigenazione diaframmatica e quindi da un ristagno di tossine metaboliche, come conferma la dottoressa Elisa Pigliapoco, esperta in riflessologia plantare e studio del passo: “Se i muscoli del piede non lavorano bene, rallentano il ritorno venoso , causando caviglie gonfie e doloranti. In questo caso può essere utile un esame incrociato che utilizza l’ecografia doppler sia la pedana baropodometrica, che verifica l’appoggio del piede da fermi e in movimento. E in caso negativo si interviene con la costruzione di un plantare su misura, che stimoli la pompa venosa aiutando la circolazione a funzionare meglio”.