Il ruolo del podologo nello sport
La struttura del piede è molto fragile e vive su degli equilibri che una volta che vengono mutati è difficile da ripristinare. Un dolore al piede potrebbe cambiare la postura all’intero organismo, generando tensioni, dolori e rotazioni dei segmenti articolari superiori. Spesso un dolore alle ginocchia o alla schiena dipende da un alterato appoggio del piede sia in statica che in dinamica. Nello sportivo, il piede deve sopportare enormi sollecitazioni quali:
– cambi di direzioni
– salti
– attriti e slittamenti
– cadute
– stop improvvisi e ripartenze.
Durante l’esecuzione di una marcia o una corsa l’attrito che si forma con il gesto atletico è molto più forte e irruento rispetto alla semplice camminata creando così problemi alle varie articolazioni del piede e della caviglia. Nello sportivo, il lavoro che viene a crearsi è maggiore e con il tempo, se non vengono fatti controlli costati e mirati, il giocatore può dover affrontare patologie legate al piede e alle strutture sovra-segmentarie.
Da ciò la necessità, da parte dell’equipe medico-sportiva, di monitorare e PREVENIRE, future patologie a carico dei giocatori.
Le patologia più frequenti in ambito calcistico sono:
-dermatiti e lesioni cutanee (dovute a calzature non adeguate)
-traumi distorsivi (dovuti ad una maggiore rotazione interna della caviglia)
-traumi delle unghie (dovuti ad attrito con la calzatura e al ripetuto contatto con il pallone)
-alluce valgo o rigido (da scorretta deambulazione)
-Infiammazione dei tendini (Tendinopatie/ Teandiniti, scorretto avvolgimento e svolgimento dell’elica podalica)
-Fratture da stress
-Metatarsalgie (sovraccarico delle ossa metetarsali)
-Neuroma di Morton (deambulazione scorretta e sovraccarico degli spazi intermetatarsali)
-Fasciti plantari
-Pubalgie
La PREVENZIONE è fondamentale per evitare che un giocatore sviluppi negli anni patologia che lo renderanno più “fragile” evitando così lunghi periodi di fisioterapia e l’allontanamento dal campo di gioco.
Le visite specifiche per gli sportivi iniziano con un esame della cute e degli annessi cutanei,per poi passare ad un esame computerizzato dalla statica e della dinamica del piede (esame baropodometrico) ed eventualmente, se il caso lo richiede, si possono effettuare test posturali. Si possono fabbricare ortesi plantari per l’attività sportiva o per il tempo libero.
Link Utili:
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